Have you ever wondered what it would feel like to put on a mask and go about your day without anyone knowing who you are? If you’ve ever wanted to experience such a mysterious and thrilling feeling, the Carnival of Venice is the right place for you!Carnival is celebrated all over Italy, giving children and adults alike, another opportunity not to go to work (or school), dress up, eat delicious sweets and party all-day long. While celebrating Carnival in Rome was pretty fun, nothing compares to the world-famous Carnevale di Venezia, where over 40,000 masked people, parades with flying angels, and dancing gondolas take on the streets and canals of the city. This year’s festival starts on February the 23rd and ends on March 5th when the Christian observance of Lent begins.
The Origin
Although the first document declaring Carnival a true public holiday dates back to 1296, its origins go almost 300 years back to 1094. Under the doge of Vitale Falier, a document was found, containing the word Carnival for the first time along with mentions of several public entertainment events preceding Lent.
The Status Quo
Carnival was and still is a much-loved celebration because all citizens, no matter the backgrounds or social status, were considered equal, mainly due to the fact that the masks covered the true identity. For many people, carnival was an opportunity to live without being discriminated against because of religion affiliation, color, or sexual orientation.
The Wrongdoing
Unfortunately, covering a person’s identity doesn’t come without malice for those up to no good. Just like for some the masks gave an opportunity to be free of prejudice and have more fun. For others, it was just an easier way to get away with criminal activities. For this reason, in 1339 a rule was introduced forbidding wearing masks at night around the city.
The Celebrations
If you thought that a 10-day festival is long, you would be amazed to know that in the 18th century the celebrations went on for up to six months, from the first Sunday of October to the beginning of Lent.
The Masks
La Baùta
This white mask without the mouth, usually paired with the Tabarro, a long black cape, and the tricorno hat, makes one of the most popular Carnival costumes.
La Moretta
Considered the feminine version of the baùta, this mask was originally used by women who visited the nuns but it is now used during Carnival to conceal the identity and to evoke erotic feelings in a partner.
Colombina
A much more comfortable and light-hearted mask that only covers half of the face is Colombina, decorated in all sorts of ways, from plumage to flowers.
Il Medico della Peste
This bird-looking mask started appearing in the 1600 during the plague, hence the name “the doctor of the plague.” It used to be worn by doctors who went to hospitals to treat patients because the beak contained some herbs to purify the infected air they would breathe.
Il Carnevale di Venezia
Avete mai pensato a come sarebbe andare in giro con una maschera senza che nessuno sappia chi siete? Se questa esperienza vi incuriosisce, non c’è posto migliore per provarla che al Carnevale di Venezia!Il Carnevale si festeggia in tutta l’Italia, dando ai bambini ma anche agli adulti, un’altra scusa per non andare a scuola o al lavoro, mascherarsi, mangiare dolci e far festa tutto il giorno. Festeggiare il Carnevale a Roma è abbastanza bello e divertente ma non si può certo paragonare al famoso e unico Carnevale di Venezia, dove oltre 40,000 persone in maschera, sfilate di angeli volanti e gondole danzanti riempiono le strade e i canali della città. Quest’anno, il Carnevale comincia il 23 febbraio e finisce il 5 marzo con l’inizio della Quaresima.
Le origini
Il Carnevale divenne una vera e propria festa pubblica nel 1296 ma in realtà le sue origini sono molto più antiche, risalendo di 300 anni al 1094. Sotto il Doge Vitale Falier, fu trovato un documento che riportava la parola Carnevale per la prima volta con menzioni di eventi e festeggiamenti pubblici prima della Quaresima.
Il ceto sociale
Il Carnevale è sempre stata una festa molto amata da tutti, a prescindere dal ceto sociale proprio perché ogni cittadino poteva mascherarsi e coprire la propria vera identità. Per molti, ciò significava vivere per qualche giorno senza paura di essere discriminati a causa della propria religione, del colore della pelle e dell’orientamento sessuale.
Le malefatte
Purtroppo, tutte le cose buone hanno anche il loro aspetto negativo. Mentre per molti, le maschere davano semplicemente libertà dal pregiudizio sociale, per altri era solo un modo per commettere reati più facilmente rimanendo impuniti. Per questo motivo, nel 1339 fu introdotta una legge che proibiva che le maschere venissero indossate in giro per la città dopo il calar del sole.
I festeggiamenti
Se credevate che un festival di più o meno 10 giorni fosse lungo, rimarrete stupefatti sapendo che nel XVIII secolo i festeggiamenti duravano anche fino a sei mesi, dalla prima domenica di ottobre all’inizio della Quaresima.
Le maschere
La baùta
Questa maschera bianca senza bocca, solitamente indossata con il Tabarro, un lungo mantello, e il cappello tricorno è uno dei costumi di Carnevale più famosi.
La Moretta
Considerata la versione femminile del bautà, questa maschera veniva inizialmente indossata dalle donne che andavano in visita dalle suore, mentre ora è usata per mascherare l’identità e per evocare sentimenti erotici in un partner.
Colombina
Maschera sicuramente più comoda e leggera che copre solo metà volto è Colombina, decorata in 1000 modi diversi, da piume a fiori.
Il medico della peste
Questa maschera dal becco d’uccello apparve per la prima volta nel 1600 durante la peste, da cui deriva il nome. In quegli anni, veniva indossata dai dottori, che andavano per ospedali a curare i malati perché il becco conteneva delle erbe per purificare l’aria infettata che si respirava.